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giovedì 22 luglio 2010

Gianni Boninsegna sul articolo di Micalessin

Il dipinto artefatto
Scritto da Gianni Boninsegna
Wednesday 21 July 2010
Il Giornale lancia l’allarme: “Invasione di cittadini moldavi in Europa grazie ai passaporti romeni assegnati da Traian Basescu!” Sembrerebbe un vero e proprio scenario catastrofico quello che si è maldestramente cercato di dipingere in un articolo apparso nei giorni scorsi sulle colonne de Il Giornale riprendendo due pubblicazioni del settimanale tedesco Der Spiegel e del britannico Daily Express. "Migranti allo sbando”, “nuove orde di derelitti in arrivo”, “miseropoli dimenticata”…il pezzo firmato da Gian Micalessin è un vero e proprio “borsh”, il minestrone moldavo, condito con i più disparati pregiudizi e preconcetti su questa piccola Repubblica ex sovietica di appena 4 milioni di abitanti.
Molto probabilmente chi ha scritto questo “splendido” dipinto sulla Moldova e sui suoi cittadini, non ci è mai stato, non sa neanche dove si trova sul mappamondo e si è ispirato al peggior colossal catastrofico per fotografare una realtà che, a conti fatti, di reale ha ben poco. Probabilmente si ignora quello che non è un atto di propaganda a favore della Moldova ma un dato di fatto, ovvero i dati del Viminale e dell’Istat sui reati commessi dagli stranieri in Italia. I cittadini moldavi non solo chiudono la classifica delle denuncie penali a carico di cittadini stranieri ma, di contro, sono fra i virtuosi nella graduatoria dell’inserimento nel mondo lavorativo italiano. Nell’articolo pubblicato da Il Giornale si definisce la Moldova come una “miseropoli”, un aggettivo che offende pesantemente una Nazione operosa, ricca di cultura, storia e, soprattutto, di gente per bene.
La Repubblica Moldova è una terra dalla bellezza senza tempo, una bellezza non solo paesaggistica ma anche del popolo che la compone. Una bellezza fatta di diversità, di fusioni fra culture e popoli diversi. I moldavi sono gente ospitale, allegra, responsabile e soprattutto gente che lavora e che lo sa fare bene. Gli immigrati moldavi in Italia pensano anche a migliorare la propria situazione economico-sociale frequentando corsi di formazione nei più disparati settori, una ricerca di sviluppo, perfezionamento delle proprie conoscenze che contribuisce non solo alla crescita del singolo individuo ma anche a quella di un Paese che mai come in questo momento è apprezzato, sostenuto, incoraggiato non solo dall’Unione Europea ma anche da tante, tantissime Entità internazionali. Il Governo moldavo sta facendo molto per cercare di non deludere le attese e per avvicinarsi agli standard dei Paesi vicini.
La Repubblica Moldova e i moldavi sono un opportunità, non un problema sia per l’Italia che per il resto d’Europa. Ci sono poi degli stranieri che risultano fondamentali nell’economia di un Paese, fra questi ci sono senza ombra di dubbio le decine di migliaia di colf e badanti moldave che, con serietà e professionalità, accudiscono e accudiranno ancora negli anni a venire i nostri anziani. Di cosa, di chi abbiamo veramente paura?

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